Il parquet è una pavimentazione che ben si adatta a qualsiasi tipo di ambiente: dalla sala al soggiorno, dall’ingresso alla camera da letto. È anche possibile posare il parquet in bagno e in cucina: l’acqua, infatti, non lo può danneggiare, a meno che non stagni per lungo tempo.
In questi casi, comunque, è meglio seguire alcuni accorgimenti:
– utilizzare legni stabili come Rovere, Afrormosia, Doussiè, Iroko, Teak.
– utilizzare un pavimento prefinito: la sua stabilità lo rende più idoneo all’uso.
E’ possibile posare un pavimento in legno in presenza di riscaldamento a pavimento con alcuni accorgimenti:
– le serpentine del riscaldamento non devono essere a contatto diretto con il legno (distanza minima 3 cm)
– è meglio evitare legni particolarmente instabili
– evitare formati troppo grandi
– preferire sempre pavimenti prefiniti, per la loro maggiore stabilità
Qualsiasi pavimento preesistente può essere un’ottima base per posare un parquet. Il pavimento deve essere in buono stato, deve essere perfettamente lavato e sgrassato se in ceramica o marmo, carteggiato e se necessario stuccato in caso sia un altro parquet. Nel caso di moquette o linoleum, dopo l’asportazione deve essere tolta correttamente la colla con una leggera levigatura.
Nel caso di ristrutturazioni e di tracce da effettuare su un pavimento esistente è consigliabile utilizzare sempre cementi rapidi. Attenzione alle caldane o massetti alleggeriti (leca, microsfere di polistirolo, etc): cedono umidità nel tempo e necessitano di tempi molto più lunghi per l’asciugatura.
Nel corso di nuove costruzioni il massetto (almeno 4cm) può essere realizzato con cementi normali o rapidi. Per cementi normali il tempo di asciugatura varia dai 4 ai 7 mesi o più a seconda dei prodotti e della situazione ambientale. È necessario considerarlo, così come è fondamentale far controllare l’umidità prima della posa. Per i cementi rapidi i tempi di asciugatura sono 72/96 ore. Il controllo dell’umidità deve essere sempre effettuato con igrometro a carburo.
Il multistrato (spessore 15 mm) è una soluzione spesso utilizzata per evitare il massetto. Sicuramente preferibile al truciolare, può dare inconvenienti di diverso rumore al calpestio. Si consiglia l’appoggio su fogli di polietilene come barriera al vapore.
Il pavimento tradizionale richiede un ciclo di posa articolato (levigatura, stuccatura, carteggiatura, finitura) della durata di circa un mese, per permettere l’assestamento del prodotto. Si crea polvere e possono intervenire problemi legati all’odore della verniciatura.
I pavimenti prefiniti evitano questi problemi e sono la soluzione giusta in caso di ristrutturazioni, perché permettono un utilizzo immediato.
Nel caso di pavimenti tradizionali la posa può essere eseguita in qualsiasi momento, ma con massetto asciutto, infissi montati, temperatura ambiente non inferiore ai 10° C e umidità compresa fra 50 e 60%. La levigatura e finitura dovranno essere eseguite a completamento di tutti gli altri lavori ad esclusione del montaggio delle porte interne. I pavimenti prefiniti saranno posati a completamento di tutti i lavori.
I prefiniti sono insostituibili nelle ristrutturazioni di case abitate: evitano il cantiere, sono di posa veloce, non causano polveri o sgradevoli odori.
I prefiniti 2 strati e 3 strati garantiscono generalmente una stabilità superiore. Esistono anche proposte di listoni prefiniti massicci, prelevigati e verniciati, con fresature sulla faccia sottostante: questi sono ovviamente prodotti meno stabili. I tradizionali risultano essere economicamente vantaggiosi se di piccole dimensioni: a parità di dimensioni il vantaggio economico viene annullato dal maggior costo della posa.
GEOMETRIE
Dalla scelta del legname al taglio alla creazione della tavola grezza, fino alla posatura e alla finitura, Punto parquet che opera in Toscana con sede a Pistoia è il partner perfetto per i tuoi lavori a 360°.
TECNICHE
Tre sono i principali sistemi per la messa in opera del parquet, da scegliere in base alla tipologia e al formato degli elementi che lo compongono.